Tag: Bottega Veneta Daniel Lee

<h1>Bottega Veneta Daniel Lee: ecco perché sarà il nuovo Old Céline</h1> <p style="text-align: center;">Bottega Veneta Daniel Lee: "<em>Il vero lusso è silenzioso</em>" e non non vediamo l'ora di comprarlo.</p> Smettila di mortificarti su <a href="https://www.theladycracy.it/2015/08/19/come-funziona-pinterest-la-matrioska-delle-ispirazioni/">Pinterest</a> alla ricerca di vecchie Philo-ispirazioni, perché quello che rimpiangi non è ancora morto e ora ti spiego perché. <div class="jb_0 X_6MGW N_6Fd5"> <div id="yiv2864518320"> <div id="yiv2864518320"> <div id="yiv2864518320"> <h4>Riassunto delle puntate precedenti</h4> <div>Il 15 giugno del 2018 tal <a href="https://www.vogue.com/article/bottega-veneta-daniel-lee-interview">Daniel Lee</a> viene nominato direttore creativo di Bottega Veneta.</div> <div>Nel frattempo, il colosso LVMH si prepara a "fare il botto" durante la <strong>PFW di settembre</strong> dopo essersi accaparrato l'idolo dell' <em>heroin-chic style: </em>la star <a href="https://www.theladycracy.it/2018/09/09/celine-hedi-slimane-e-senza-accento-di-nuovo-perche/">Hedi Slimane</a><em>. </em></div> <div>Il rivale Kering, intanto, salta un giro, Bottega Veneta rimanda il debutto di Lee, ma in pentola bolle qualcosa di molto grosso.</div> <h3>Breve storia di Bottega Veneta</h3> <div> <div class="yiv2864518320ydp6901747dyahoo-style-wrap">Bottega Veneta è un gigante dormiente del lusso focalizzato sulla pelletteria. Fondato nel 1966 a Vicenza da Michele Taddei e Renzo Zengiaro, dal 2001 ha "genitori" Francesi. Il marchio per <strong>lunghi 17 anni</strong> rimane sotto la guida di Tomas Maier discreto sì, ma forse anche troppo, tanto da far diventare il marchio irrilevante. <strong>Invecchiano</strong> entrambi e inesorabilmente. Peccato che Bottega Veneta non essendo né una gallina, che almeno farebbe buon brodo, e nemmeno del vino, che i collezionisti prediligono stantio, purtroppo, con il passare del tempo finisce per essere dimenticato da tutti, compreso dallo stesso Pinault, troppo preso al rilancio di <strong>Gucci</strong>.</div> <div class="jb_0 X_6MGW N_6Fd5"> <div id="yiv2864518320"> <div id="yiv2864518320"> <div id="yiv2864518320"> <div class="yiv2864518320ydp6901747dyahoo-style-wrap"> <h3>2018/19: esce Jurassic-Maier entra il 32enne Daniel Lee</h3> Daniel è <strong>il perfetto giovane sconosciuto</strong> del caso che tanto piace mandare alla ribalta a Monsieur Pinault. Quello che "<strong>nessuno se lo fila e poi sbam", proprio come Lallo e Demna.</strong> Lo stesso che proprio con il suo umile anonimato potrà accalappiare consensi e sincero affetto in lungo e in largo per le vie della moda e sui profili delle più concettuali e sofisticate web Star, riprogrammando così il destino di Bottega Veneta.Daniel, proprio come la veneranda Phoebe, <strong>non ha social</strong>, è caruccio e discreto, studioso e competente. Il classico ragazzetto della porta accanto, che, peraltro, non trovi mai nelle porte accanto, e ha tutte le carte per <strong>rastrellare il mercato</strong> dei più giovani radical chic abbandonati a loro stessi dopo l'allontanamento dell'algida maestra. <h3>Bottega Veneta ha tutte le carte per diventare la nuova-vecchia (che dir si voglia) Céline,</h3> e non solo perché il nostro Lee sembra molto modesto e allergico al clamore popolare dell'iperlusso contemporaneo (quel lusso cafone che eleva lo spreco e l'ostentazione fine a se stessi a massima espressione della ricchezza, del successo e del potere), ma perché il suo CV non può che <strong>garantire</strong> una certa continuità stilistica con quell'idea di <strong>eleganza senza tempo e silenziosa</strong> che avevamo imparato ad apprezzare ancora di più con l'aumentare del lusso pataccaro di ultima generazione. <h3>Daniel Lee a Bottega Veneta: una dichiarazione d'intenti esplicita per intercettare i nostalgici della sobrietà, ma in versione Millennials</h3> Dovete sapere, infatti, che Lee dopo essersi laureato alla prestigiosa Central Saint Martins College of Art and Design di Londra e aver fatto esperienza in maison come Maison Margiela, Balenciaga e Donna Karan, dal 2012 ricopriva il ruolo di <strong>design director niente po' po' di meno che nella linea ready-to-wear di C é l i n e</strong>.</div> </div> </div> </div> </div> <div class="jb_0 X_6MGW N_6Fd5"> <div class=""> <div> <div class="qtd-body"> <div id="yiv2864518320yqtfd76861" class="yiv2864518320yqt5939466135"><em>What Bottega represents is an idea of true luxury that I really don’t feel is so much around right now. We speak about quality, a timeless elegance, an almost quiet confidence, which I think is the opposite to all the noise we see around us.*</em></div> </div> </div> </div> </div> <h3></h3> </div> </div> </div> </div> </div>