Tag: digital disruption 2018

<h1>Digital disruption 2018: come il digitale ha cambiato il nostro modo di vivere.</h1> <h1><span style="text-decoration: underline;"><span style="font-size: 18pt;">Di vivere consumando</span> </span></h1> Digital disruption. Non faccio in tempo ad aspettare di ricevere a casa l'ennesimo pacco da Zara, che ho già ordinato altro. Altro da Mango, da Asos, da PincoPallo. E questo processo accade sempre mentre un annebbiamento di tipo amnesico offusca il ricordo di ciò che avevo ordinato in precedenza, peraltro, ancora in transito. "E' grave", direte. Ma non è solo un problema della sottoscritta, infatti, trattasi di un effetto collaterale "indesiderato", prodotto dall'abbondanza e dalla "vicinanza" a tutto quello che "potremmo volere".<strong>Su internet trovi tutto</strong>: macchine sportive, toy boy, passeggini, passeggini per le bambole (pìù belli di quelli veri ,se non ci credi v. <a href="https://www.passeggini.net/">Passeggini.net</a>, frullatori, lavatrici, lavoro, appartamenti, marito, computer, cibo, animali da compagnia, insomma, basta chiedere. <p style="text-align: center;"><strong><span style="font-family: 'courier new', courier, monospace; font-size: 10pt;"><em>Il mondo è in vendita perché la gente è pronta a comprarlo. Anzi, non può non comprarlo.</em></span></strong></p> Il virtuale, i social, gli e-commerce e i servizi di consegne rapide hanno reso l'azione d'acquisto un'invariabile che caratterizza <strong>profondamente</strong> il nostro quotidiano.Il consumo smanioso (di lavastoviglie, candele,<strong> passeggini<a href="http://www.maclaren.us/"> McLaren,</a></strong> divani, scarpe, vettovaglie, abiti, forni a microonde ecc), diventa così un'abitudine, ma anche un'<strong>esperienza culturale,</strong> nonché, una forma di intrattenimento. Ci sono e-commerce che diventano piattaforme informative, cinema, bar, salotti culturali, ma anche social che diventano store. <p style="text-align: center;"><span style="font-size: 10pt;"><strong><span style="font-family: 'courier new', courier, monospace;"><em>Il confine tra prodotti culturali e consumi diventa sempre più labile.</em></span></strong></span></p><h2>Comprare, comprare, comprare: le vendite online dal proprio smartphone triplicheranno da qui al 2020</h2> Ma fuori che succede? Nonostante lo <strong>shock iniziale</strong>, sembra che i<strong> negozi fisici</strong> si stiano riprendendo dalla<em> disruption</em> dello <strong><a href="https://www.theladycracy.it/2014/02/21/mini-guida-sullo-shopping-on-line/">shopping online</a></strong>.E così  negli store compaiono <strong>nuove figure</strong>: Stradivarius lancia il ruolo dell' "<b id="yui_3_16_0_ym19_1_1520335974872_15194">Online Specialist". Un </b>omino/a che fornirà<b id="yui_3_16_0_ym19_1_1520335974872_15194"> </b>ai clienti una nuova esperienza digitale e un'assistenza personalizzata su tutto ciò che riguarda il mondo digitale. <a href="https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/vecchio-camerino-addio-mango-vodafone-lanciano-la-versione-digital/">Mango</a>, invece, si appoggia a Vodafone e ristruttura i camerini in versione futuristica: