Tag: lusso come status symbol

Lusso come status symbol? No, non oggi, d'altronde non distingue più nessuno da quando è diventato pop. Ecco cosa minaccia il lusso oggi  <h1>Lusso come status symbol? E' una vecchia storia</h1> Lusso come status symbol? No grazie. La verità è che alla gente piace distinguersi. <p style="text-align: center;"><strong><span style="font-family: 'courier new', courier, monospace;">Ma il lusso, oggi, di "symbol" non ha più niente e non garantisce più alcuna distinzione</span></strong>.</p> Da quando il lusso si adopera nella <strong>ricerca ossessiva del consenso di massa</strong>, è un affare che non riguarda più le <em>élite</em>, anzi, le disgusta. Il <strong>lusso popolare</strong> ha definitivamente perso di appetibilità, ha voluto compiacere tutti e questa cosa non è stata gradita, a chi può scegliere. <h2>Lusso e status symbol. Strategie confuse</h2> Talvolta, mi capita di seguire varie conferenze sul lusso, e ogni anno, proprio come nei rosari di maggio, sento ripetere le stesse cose. <strong>Cose barbose</strong> <strong>che rasentano l'ovvietà</strong>, perché ancora si parla di spingere alla <strong>digitalizzazione</strong> (ma va?), di puntare sull' <strong>ipersegmentazione</strong> (maddai?), di riconsiderare la figura dei <strong>consumatori</strong> (ma pensa te) <span style="font-size: 10pt;">-che tali non sono, in quanto sono a tutti gli effetti partecipi della comunicazione dei marchi e per questo dovrebbero essere chiamati <em>prosumer</em></span>- , ma anche di <strong>personalizzare l'offerta</strong> e di <strong>fornire servizi su misura</strong> (che avanguardia). <h2>Uno sguardo all'interno</h2> Così mentre nei "circoli letterari" i guru dell'economia e della comunicazione disquisiscono sempre sulle stesse cose, al di fuori dei loro bunker, tutto si deforma. A partire dai <strong><a href="https://www.theladycracy.it/2017/04/23/sfilate-di-moda-2017-e-se-il-calendario-delle-fashion-week-scomparisse/">calendari delle settimane della moda</a></strong>, dove gli appuntamenti scivolano l'uno sull'altro, da un genere all'altro, da una città all'altra. <p style="text-align: center;"><span style="font-size: 10pt;"><strong><span style="font-family: 'courier new', courier, monospace;">E non ci si capisce più niente.</span></strong></span></p> Perché la<strong> spinta al locale</strong> sarà sempre più preminente a discapito delle caotiche-canoniche 4 settimane. E che dire della <strong>Couture?</strong> Anche quella non sarà più la stessa, dopo la presentazione dell'anno scorso di<a href="http://www.iodonna.it/moda/news-eventi/2016/07/05/la-sfilata-di-vetements-ovvero-il-lato-alternativo-dellalta-moda-di-parigi/?refresh_ce-cp"> <strong>Vetements</strong>,</a> quest'anno si "imbastardirà" di <em>prêt-à</em>-<em>porter</em> -sacrilego no?-