Fashion week SS 2018: anche a Parigi sono finiti gli show, ma cosa è successo? Come sono andate queste settimane di lusso? Ecco cosa devi sapere  <h1>Fashion week SS 2018: fine delle televendite</h1> <div></div> <div id="yiv5478124341yui_3_16_0_ym19_1_1507415896734_5128">Fashion week SS 2018. E così è successo anche a Parigi. Nell'intoccabile Parigi, madre dell'Haute Couture, Parnaso di vizi, capricci, di artisti deificati e di sovrani decapitati. Proprio quella Parigi depositaria di doverosa riverenza <strong>non è bastata a salvare la faccia della moda lussuosa.</strong></div> <div> <div> <div><strong> </strong></div> <h2>Fashion week SS 2018</h2> </div> <div> <div id="yiv5478124341yui_3_16_0_ym19_1_1507415896734_5130">cambiano le" <em>mise en place"</em>,<strong> ma non i bocconi</strong>. Bocconi che sanno sempre troppo di <strong><a href="https://www.theladycracy.it/2017/03/12/sfilate-2017-ecco-perche-tutti-parlano-di-demna-gvasalia/">Gvasalia</a></strong> e poco di qualcos'altro. Collezioni che si riempiono di dettagli<strong>, svuotandosi di particolarità</strong>. Uscite che ripercorrono <strong>temi preconfezionati dalla scadenza breve</strong>. Flaccavento sul <a href="https://www.businessoffashion.com/articles/fashion-show-review/in-paris-fighting-for-fashion-in-an-era-of-stuff?utm_source=twitter.com&utm_medium=socialshare&utm_campaign=bof">Business of Fashion</a> cita Ted Polhemus autore de "<em>La rivolta dello stile</em>" tratteggiando il sistema moda contemporaneo come un <strong>supermercato</strong>, un contenitore straripante di prodotti svuotati di <strong>pathos</strong> e concetti. A me, invece, al terzo giorno di streaming vengono in mente l<strong>e televendit</strong>e: un ciclo ininterrotto di rumore e facce sempre uguali, ma invecchiate, che si alternano senza logica, nel patetico tentativo di vendere set di pentole o materassi.</div> </div> </div> <div> <h2>Dai materassi alla "roba per vestirsi" il passo è breve:</h2> <div></div> </div>