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Covid-19: nel terrore nasce il mondo clinico ideale <!-- wp:tadv/classic-paragraph -->Covid-19: il mondo non sarà più lo stesso. Benvenuti nella clinica<!-- /wp:tadv/classic-paragraph --> <!-- wp:paragraph -->"<em>Non è assurdo pensare che lo sterminio dell'uomo cominci con lo sterminio dei suoi germi, dato che, così com'è, con i suoi umori, le sue passioni, il suo riso, il suo sesso, le sue secrezioni, l'uomo stesso non è altro che un piccolo sporco germe, un virus irrazionale che turba l'universo della trasparenza. Quando tutto sarà stato espurgato e si sarà messo fine a qualunque contaminazione sociale e bacillare, allora resterà solo il virus della tristezza, in un universo di una proprietà e di una sofisticazione mortali."</em><!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->J.Baudrillard, p.70, <em>La trasparenza del male. Saggio sui fenomeni estremi</em><!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->Dopo l'abbattimento batterico, economico, culturale e sociale vissuto in questi mesi, cosa rimane dell'uomo oltre la tristezza, lo spaesamento e la rabbia?<!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->Si riaprono i confini, eppure, nonostante il persistere di un rigido protocollo sanitario obbligatorio, c'è chi ancora si trastulla nella diffidenza, chi non è ancora pronto e chi nostalgicamente si dispiace di questo inesorabile cambiamento di passo.<!-- /wp:paragraph --><!-- wp:paragraph -->Nonostante l'incredibilità di questo ultimo fatto, perlomeno lo si può spiegare. In fondo, può essere doloroso lasciare andare quella routine soffusa fatta di divani, piccoli mondi, piccole stanze e piccole vite scandite dalle dirette della Protezione civile, dai discorsi del Presidente del Consiglio dalle uscite ridotte, dalle autocertificazioni. Si tratta di un'affezione perversa, ma altresì comune. E' una sorta di <strong>godimento sadico per gli stati di calamità e le catastrofi</strong>, che avendo come conseguenza l'azzeramento della vita attraverso l'inesorabile <strong>impossibilità </strong>di essere padroni delle proprie azioni e della propria volontà, si palesa nei singoli come un <strong>miracolo.</strong> Il miracolo di vedersi finalmente sollevati da ogni responsabilità e pensiero, il Governo, difatti, in questa situazione si è appropriato di poteri straordinari, primo fra tutti quello di garantire l'ordine ( a tutti i costi) tramite l'<strong>indottrinamento</strong> e la <strong>persecuzione</strong> del pericolo, concedendo alla popolazione la grande occasione di approfittare di tutti i privilegi offerti dal protrarsi dello stato di emergenza e rintracciabili nel motto del "mal comune mezzo gaudio" e della lamentela perpetua. E' in questo ambiente rarefatto e depurato scrupolosamente da dibattiti e contraddizioni che i cervelli, già notevolmente compromessi da un'irreparabile atrofia tecnologica e mediatica si incrostano di paure e alibi per poi spegnersi nell'accettazione passiva dell'intollerabile.<!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:heading {"level":3} --> <h3>La psicopolitica-sanitaria come religione</h3> <!-- /wp:heading --> <!-- wp:paragraph -->“<em>Una scienza che eviti di scontrarsi con l’errore, immunizzando se stessa contro le critiche per risultare in apparenza sempre vera, non è una scienza</em>” (Karl Popper)<!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->Si è appurato con sgomento che c'è pieno di atei fuori dalle chiese, ma pieno di fedeli che credono "alla tele". Fedeli che non ammettono altra parola, altra opinione, altra teoria, altra ipotesi all'infuori delle sacre tavole della tv e dei grandi gruppi editoriali, escrescenze villose alla mercé di infallibili, pertanto, divini, comitati della Scienza e di titaniche "task force" di "esperti" (???) messI insieme per controllare e disciplinare la popolazione all'insegna dell'<strong>egemonia terroristico-sanitaria e politica</strong>. Il sorgere di qualsiasi dubbio nei confronti del mainstream, infatti, non è contemplato. Nella società neoliberista delle illusioni della “massima libertà personale” e della democrazia, qualsiasi voce estranea, qualora riesca ad avere un'audience importante e a superare indenne il <em>ban </em>dei Social, viene repentinamente e scrupolosamente sanificata attraverso strategie di ridicolizzazione e screditamento.<!-- /wp:paragraph -->