Chanel sfilata 2016 autunno inverno: #FrontRowOnly.
Karl si mette al lavoro sull’ heritage di Mademoiselle Coco. Niente premonizioni, niente live, niente hashtag, niente saltimbanchi, aeroporti e caroselli. Fino a pochi minuti prima del sitting nessuno parla. Karl bonifica l’idea di fashion show a cui ci aveva abituati per focalizzare l’attenzione sui pilastri fondanti della Maison. Si guarda all’essenza, la moda torna protagonista e con essa si ripassa il vocabolario Chanel, giudiziosamente declinato da Kaiser Karl. Una sfilata che sa di indottrinamento. Karl si sposta e lascia parlare Gabrielle. E lo fa giusto in tempo, una virata necessaria (nonché auspicata dai fedelissimi) per scansare l’inevitabile caduta in quella forma di spettacolo viziato e moribondo, tipico dei défilé 2.0 .
Il clamore erode le identità.
Ci si stava dimenticando di Chanel. Ecco perché si ritorna indietro.
Chanel non è uno spettacolo per tutti. E non è nemmeno uno spettacolo. Chanel è moda.
Moda asciutta e vistosissima.
Chanel sfilata 2016: #FrontRowOnly ecco la collezione autunno inverno
Eccola lì la sfilata fall winter 2016 di Chanel, potrebbe essere il 1960, potremmo essere in rue Cambon, invece no. #frontrowonly, i capi si devono vedere e pure bene, la sfilata si concede agli addetti ai lavori senza fronzoli. Less is more, non c’è scenografia, solo uno spazio con seggioline bagnate nell’oro. Tutto così minuziosamente perfetto e pulito che mi viene da chiedere cosa spinga Karl a perseverare nel macchiare la passerella con le facce-feccia Hadid-Jenner.
Le preziose “piccole care” riviste da Karl, sono un collage di citazioni tratte dalla biografia di Coco. La divisa di Gabrielle per l’autunno inverno 2016 propone:
per il giorno, tailleur in bouclé dal mood bubble intervallati da total look rosso fuoco, stivali da cavallerizza, cappellini, manicotti e/o guanti alla “Jack lo squartatore”. Come alternativa più bacchettona si può sempre ripiegare sui completi giacca+midi neri e blu o sui cappottini stretti in vita e lunghi fino alle caviglie da ravvivare con cascate di perle sovrapposte (perché con i bijoux bisogna esagerare). Per la sera, invece, ci si rilassa, le gonne si gonfiano e si predilige il bianco. Le bamboline della notte sono bomboniere vaporose, le maniche si aprono, i tessuti svaniscono fino a far intravvedere la pelle. E per un animo leggero non c’è migliore rivestimento dello chiffon, della seta e del pizzo.
Focus on: cappellini, perle, stivali da cavallerizza.
immagini da tumblr.com
Nerose
direi un successo ….