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Diana Vreeland: The Modern Woman, la mia intervista a A. Vreeland

Diana Vreeland: The Modern Woman. E’ questo il titolo della monografia presentata oggi a Milano presso “10 Corso Como” da Alexander Vreeland, nipote dell’Imperatrice. Un’opera che documenta tre decenni di visioni e di avanguardie stilistiche rimaste impresse sulla celeberrima rivista: Harper’S Bazaar. Uno di quei volumi da custodire nella sezione “tomi-reliquia” della libreria. Un testo visivo di straordinario valore che ci consente di approfondire il nostro instancabile studio su quella che fu, e continua ad essere, una colonna portante nella storia del giornalismo femminile, dell’arte e del costume.

Diana Vreeland: The Modern Woman, una monografia tesa ad avvicinare l’appassionato all’estetica e alla sensibilità di Diana. Sfogliarla è come attraversare un santuario pieno zeppo di frammenti che fanno luce su uno dei più ricchi e importanti capitoli della moda internazionale. Nel mentre, ci si lascia scivolare lentamente nel folto e vorticoso patrimonio immaginifico di D.V attraverso un affresco di inestimabile interesse culturale.

Diana Vreeland: The Modern Woman. Se oggi la moda ha perso gran parte del suo smalto originario è proprio perché le persone non sono più capaci di sorprendere, di incuriosire e di affascinare. Abilità innate tanto care alla poliedrica, audace, Diana Vreeland.

Di seguito la mia intervista speciale a

Alexander Vreeland:

“Diana Vreeland: la mia nonna eccezionale”

Quando si parla di Diana Vreeland si pensa immediatamente al mito che si propaga intorno alla sua storia. Abbiamo moltissime testimonianze riguardanti la sua personalità titanica, eccentrica, imprevedibile e per certi versi un po’ “ruvida, talvolta, temibile. Ma quanto c’è di Diana Vreeland reale dietro l’imponente figura di Diana Vreeland veicolata dai media?

Posso solo dire, dal mio punto di vista che era una nonna eccezionale. Mi ascoltava ed era eccitata e curiosa delle mie scelte e delle mie idee. Ma non si preoccupava di dirmi con chi dovevo passare il il tempo o dirmi cosa dovevo fare.

Diane Vreeland aveva moltissime conoscenze, ma al di fuori del lavoro preferiva contornarsi della compagnia di donne o di uomini? Perché?

Quando 1966 suo marito, Reed Vreeland morì, cominciò ad avere più vita sociale e pubblica. Le piaceva anche essere circondata da giovani e da creativi, penso che questo l’abbia mantenuta attiva, giovane e vitale.

Quale era il rapporto di Diana Vreeland con il sesso maschile, lei che fu una delle poche donne ad occupare un ruolo socialmente rilevante quando la massima ambizione del genere femminile era quella di sposarsi e occuparsi del focolare domestico?

Ebbe molti amici maschili. Amava Fred Hughes che gestiva le imprese di Andy Warhol. Andavano insieme in Giappone e a Venezia. Ebbe molti uomini nella sua vita.

Secondo Lei, ripensando anche alla storia di Diana Vreeland e al suo primo incontro con Carmel Snow, quanto è determinante lo stile nella carriera e nel successo di una persona?

Credo che gli incontri possano essere spesso anche casuali ma in fondo tutti dobbiamo poi portare a termine un lavoro. Abbiamo un lavoro e lo manteniamo se otteniamo risultati positivi.

E se Diana Vreeland fosse ancora in vita, o meglio, se D.V si trovasse nel pieno della sua giovinezza proprio in questo momento, in piena rivoluzione digitale e sociale della comunicazione, come immaginerebbe le sue azioni /reazioni?

Penso che sarebbe stata come Natalie Massenet e avrebbe creato nuovi servizi ed nuove esperienze legate alla moda.

Una provocazione per concludere: Diana Vreeland avrebbe mai fatto la blogger?

In fondo con i suoi “Memo” e con le sue note è stata lei la prima blogger.

 

Ringrazio ancora per la disponibilità Alexander Vreeland, l’ufficio stampa Rizzoli e “10 Corso Como”.

“La moda deve essere il più bel modo di esaltarsi, per sfuggire alla banalità del mondo”

D.V

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Diana Vreeland: The Modern Woman The Bazaar Years 1936 – 1962 – a cura di Alexander Vreeland testi di Bruce Weber, Glenda Bailey, Edward Enninful, Tonne Goodman, Inez van Lamsweerde e Stefano Tonchi 300 ill colori e b/n, 304 pagine, copertina rigida – testi in inglese Rizzoli International, Ottobre 2015

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17 Comments

  1. Io non la conoscevo bene – grazie tesorina. Infatti la moda ci piace tanto anche perché ci fa sfuggire alla banalità / noiosità della vita.
    xxx
    Mari
    http://www.ilovegreeninspiration.com

  2. Mi hai incuriosita, ora voglio sapere molto di più su M.me Vreeland
    un bacione
    http://www.theshadeoffashion.com

  3. molto interessante Eli, grazie per queste chicche
    p.s ti ho scritto in posta su fb per una cosa importante
    il messaggio credo sia finito nella cartella altri
    buon mercoledì
    un bacione
    tr3ndygirl fashion blog

  4. non la conoscevo bene , grazie per queste “chicche”
    bacio amor
    http://unconventionalsecrets.blogspot.de/

  5. Bravissima Elisa, una bellissima intervista, sapevo davvero poco di lei!
    Un bacione! F.

    La Civetta Stilosa

  6. ma sai che la non conoscevo? sono da uccidere, lo so!
    ora vado a farmi una cultura cuore!
    bacioni <3

    http://www.thefashionprincess.it/

  7. Una bellissima intervista cuo!
    Mi è piaciuta moltissimo!
    Un bacione tesoro
    Admaiorasemper.website

  8. A parte che le foto sono stupende, non la conosco sai, molto interessante

    http://bellodiesseredonna.blogspot.it/

  9. Bellissima intervista, donna straordinaria.

    Marianna
    http://www.heelsallure.com

  10. Mi hai incuriosita tantissimo <3

    Federica
    http://www.thewalkinfashion.com

  11. un post pieno di chicche. molto bello. ciao gloria

    Gloriadressup

  12. E come disse Diana Von Furstenberg “le sue note erano una sorta di blog, fu lei la prima blogger”
    Bacio!
    Nayla C
    http://www.naylac.com

  13. Anche io voglio una nonnina così, il suo sorriso poi è contagioso non trovi?
    Geniale la tua intervista e mi dovrò informare un bel po’ di più su di lei.
    Bacio e buona serata Eli! :*
    Luna
    http://www.fashionsnobber.com

  14. che personaggio interessante!

  15. Gran donna! Vorrei leggermi il libro 🙂
    A proposito della tua intervista, bella e asciutta come piacciono a me, sai dove è andata a finire la Massenet dopo aver lasciato la sua creatura post… divergenze di opinioni su Yoox-Nap con Marchetti?

    xoxo
    http://www.bellezzefelici.blogspot.com

    1. Un paio di mesi fa circa Yoox-Nap ha comunicato a Borsa Italiana le dimissioni di Massenet. Il suo posto viene ricoperto per ora da Marchetti, di fatto l’anima e motore primo del merger fra i due gruppi.

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