30 anni in un secondo. Sto parlando di me, ma ho appena scoperto essere anche un film (ne deduco famosisssssimo), della serie che ci sono pellicole per tutte le frasi del mondo. 30 anni in un secondo, perché ieri è stato il mio compleanno…
Sì, leva 1985, di quella famosa generazione detta anche choosy, bambocciona, degli “sdraiati“, ma tutti laureati eh. E tutti infelici. O quasi. Ebbene, nonostante questi appellativi, ho deciso di tornare ad essere felice. Felice di non aver trovato lavoro, quello adatto alle mie ambizioni. Perché studiare per qualcosa che si vorrebbe davvero è un gran bel sacrificio. E il sacrificio non si getta nel vento perché qualcuno impedisce non solo di arrivare, ma anche di iniziare a fare quello che si desidera.
Quindi sì, sono contenta di non essere una stagista trentenne, cosa che ritengo vergognosa e umiliante per i miei colleghi. E se sono fortunata ad avere una famiglia solida alle spalle, non me ne faccio certo una colpa, credetemi, sarei fessa a non prodigarmi nel tentare di realizzare quello che mi va di fare.
E il talento non è una discriminante cari miei, perché il vero segreto è che nasce in tutti. Il vero peccato è che non lo sanno, vuoi perché non hanno avuto la possibilità di tirarlo fuori o perché glielo hanno fatto dimenticare. Anche in questo sono stata fortunata, molto privilegiata nel capire quello che volevo fare.
Oggi sono una trentenne che ci prova. Che prova a pensare solo a quello che la fa stare bene. Che prova a togliersi di dosso quelle allucinazioni da panico che i media continuano a promuovere, come se non ci fosse un’alternativa all’alienazione. Compatisco la mia generazione, molto. E’ quella che ha annusato il mito del “superomismo”, ne ha assunto gli umori e ha sguazzato nel possibilismo. Poi ad un tratto basta, il cinematografo si è inceppato, niente più trasmissione, niente più illusione, la macchina si è fusa accartocciandosi in un grande nulla.
30 anni in un secondo e un giorno. Ho deciso di vivere come piace a me. Sono una trentenne di 10 anni o poco più, una capricciosa trentenne che va e che viene. Una cantastorie, qualcosa di più o qualcosa di meno.
Ma pur sempre una trentenne che sa da dove partire per andare verso la felicità.
La felicità di raccogliere gli “omini del sole” nella bava delle lumache tra i fasci della luna primaverile.
La felicità di fare le immersioni sotto il piumone nel letto dei genitori.
La felicità di sentire l’odore della focaccia, al mare, di prima mattina, nel baretto di sempre.
La felicità di fare la raccolta dei Topolino, solo per la sorpresa.
La felicità di essere svegliata dai raggi dell’alba che si intrufolavano dispettosi tra i fori delle tapparelle.
La felicità del ghiacciolo all’amarena.
La felicità di abitare davanti al mare. Di aspettare l’arrivo di papà da lavoro per fare il bagno, senza nessun altro, mentre la mamma guardava dalla finestra.
La felicità di comprare un libro nuovo. E di attaccare il naso alle sue pagine per respirarne l’odore.
La felicità di “Strega tocca colore” o “di Drago mangia frutta”, nel giardino che sembrava enorme.
La felicità di vedere i cartoni in tv, ma solo in certi orari e su 2 canali.
La felicità del bastoncino con i puffi nel gelato.
La felicità di disegnare.
La felicità di uscire dopo aver fatto i compiti.
La felicità del Crystal Ball e dei palloncini.
…
La felicità della felicità.
Auguri a tutti i nuovi fantastici trentenni
e a quelli che mi sono stati vicino e che sempre ci saranno.
Tag:30 anni in un secondo, BEST FASHION BLOG, best fashion blog italy, best fashion blogger, BEST FASHION BLOGGER ITALY, elisa bellino, fashion blog, fashion blog italia, fashion blogger, fashion blogger italia, fashion bloggers, theladycracy.it