La vita cambia in un istante.
Un normale istante.
-L’anno del pensiero magico- J.D.
Buongiorno Ladiesss,
oggi inizio il fashion editorial di sempre con una frase di Joan Didion, la vetusta scrittice, che in caso ancora non lo sapeste, dall’alto della sua veneranda età, è la nuova testimonial di niente popo’ di meno che
Céline.
Sì, ha 80 anni ed è una favolosa icona di stile. D’altronde, non è la prima donna dall’età avanzata a mettersi in bella mostra. La mia amata Iris Apfel (della quale vi parlai qui) fresca delle sue 94 candeline, ha in attivo la collaborazione con OtherStories di quest’inverno, dopo quella con Mac e Yoox. Che dire poi della cantante 71enne Joni Mitchell, che proprio ultime ore compare nella nuova campagna del Saint Laurent Music Project studiata da Slimane?
Tutto questo per dire che non ho gradito leggere il nome della Didion accompagnato dall’attributo “vecchio“. Credo, infatti, che certe persone, Grandi Persone, siano esenti da categorizzazioni così banali. Quello che vediamo in questi Personaggi, infatti, non sono le rughe, le rotondità, la magrezza o i capelli bianchi, ma un’indiscutibile, soprannaturale eleganza.
Ebbene, non penso che dietro la scelta di Joan Didion ci sia solo un tranello di tipo psicologico volto ad incentivare l’acquisto da parte delle mature matrone dal portafoglio pieno. No, credo piuttosto che le celebrity di oggi ( a parte le solite tre top, che compaiono ovunque e comunque v. la Gisella internazionale) siano più scontate dei saldi di Primark, ma soprattutto, prive di un qualsiasi genere di appeal duraturo. E il discorso non fa una piega. Oltre alla bellezza, largamente democratizzata a colpi di photoshop e chirurgia. Oltre alla fama, che diviene ogni stagione più facile da raggiungere e difficile da mantenere, che cosa potrebbero “raccontare” ad un pubblico di classe facce da circo come Miley Cirus, Kimmona e company? Che contenuti potrebbero evocare nel nostro immaginario? Prestigio? Fortuna? Sesso? Pensateci bene e ditemi se comprereste qualcosa di importante promosso da loro.
L’eleganza ha a che fare con la morale, con il valore, con il genio, con la passione e con il lavoro. Quello duro e reale.
Chi promette eleganza (a caro prezzo), oggi più che mai, deve garantirla.
Ecco perchè una Maison come Celine si muove intelligentemente altrove, andando alla ricerca di quello che oggi NON sfuma in un bel sacco di niente. D’altronde, se continuiamo a comprare Chanel n°5 (anche se odora di sapone per il bidè) ci sarà un motivo no? Eppure, se ci aveste pensato bene, converreste con me che lo usiamo e lo desideriamo, proprio perchè dietro ogni C intrecciata sulle bottigliette noi percepiamo il prolungamento di un’immagine sacra. E paradossalmente è proprio l’immagine di
una vecchia.
Già, però, una di quelle “diversamente vecchie” delle quali parlavo prima. Infatti, al di là di KAISErKarl, delle sue virtù e della sua innegabile maestria nel rinnovare il fascino di Chanel (senza snaturarne l’essenza), è la 132enne Gabrielle la VERA testimonial di Chanel. Già, proprio quella vecchia e ruvida figurina con la sigaretta strizzata tra le labbra. Sottile, anzi, tagliente.
Che poi, in casa mia, se proprio mi devo scandalizzare di qualcosa, lo faccio per la scelta di Nicki Minay come volto/sedere ( scusate ma non si capisce il fronte retro), di Roberto Cavalli. E non aggiungo altro, perchè ritengo ogni commento sulla “porno- trash-rapper” superfluo.
Ma d’altronde il mondo gira al contrario. Basta pensare alla cattiveria che si è scatenata qualche giorno fa. No, non per via degli attentati di Parigi! Mi riferisco all’accanimento intorno al buon Samaritano-Mariano Di Vaio, che per un attimo tradisce le sue arcinote qualità scrittorie e la sua nobile attività di giornalista d’assalto, per aver allegato insieme alla sua “laudatio funebris” un’ innocentissima foto ritraente (per altro) lo stesso reduce dal più duro sconto punitivo. In sala pesi.
Tutti meravigliati fummo, traditi dalla mente del Buon Vecchio SaMariatano.
Ecco sulla ribalta dei cretini parlerò un altro giorno. Mi sono dilungata troppo per oggi.
Basta così, anche perchè la vita con o senza #marianate, purtroppo o per fortuna, cambia. Sempre e inesorabilmente, nonostante l’apparente celarsi dietro la sua solita, noiosa, eccitante, faticosa, frustrante, anomala, avvincente
NORMALITà.
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